Locuzioni Italiani E Verbi
Dissertações: Locuzioni Italiani E Verbi. Pesquise 862.000+ trabalhos acadêmicosPor: FelipePadua • 2/3/2014 • 4.927 Palavras (20 Páginas) • 244 Visualizações
Absit iniuria verbis [rielaborazione di un
passo di Tito Livio, Storie, IX, 19, 15 … absit invidia
verbo: ‘… l’ostilità stia lontana dalle mie parole’]
Non vi sia offesa nelle parole: si usa quando
si teme che le proprie parole possano essere
fraintese e offendere l’interlocutore.
Ab uno disce omnis [Virgilio, Eneide, II,
65-66 (omnis è un accusativo arcaico per omnes);
Virgilio si riferisce al greco Sinone e all’inganno
del cavallo di Troia] da uno solo impara a giudicare
tutti gli altri: nella lingua comune e
nella logica formale significa che da un solo
individuo o da un solo esempio s’impara a riconoscere
la totalità.
Ab urbe condita [Tito Livio, Ab urbe condita
libri; è il titolo dell’opera di Tito Livio, che narra
la storia di Roma dalla sua fondazione] Dalla
fondazione della città: l’espressione è usata
come ab ovo per indicare un racconto che
parte dalle origini più remote e si dilunga eccessivamente.
Abusus non tollit usum [massima giuridica
di origine ignota] L’abuso non toglie l’uso:
l’abuso di una cosa non implica la negazione
del suo uso, qualora avvenga in modo
equilibrato. In ambito giuridico presenta un
significato specifico: l’abuso di una legge non
deve comportare la sua abolizione.
Acta est fabula [frase con cui nel teatro antico
si annunciava la fine della rappresentazione;
secondo la tradizione, derivata da un passo di Svetonio
(Vita di Augusto, 99, 1), fu pronunciata da Augusto
sul letto di morte] Lo spettacolo è finito.
Age quod agis [proverbio antico, rielaborazione
di age si quid agis, espressione che compare
in varie commedie di Plauto (Epidicus, 196; Miles
gloriosus, 215; Persa, 659; Stichus, 717; Trinummus,
981)] Fa (bene) ciò che fai: si usa come esortazione
a concentrare l’attenzione su ciò che
si sta facendo, in modo da farlo bene e senza
perder tempo.
Alea iacta est vedi iacta alea est.
Alma mater [espressione molto usata dai poeti
latini per indicare la dea madre Cerere o Cibele
e in senso traslato la terra feconda portatrice di vita
e nutrimento] Madre feconda: si usa oggi
riferita alle università e in particolare all’Università
di Bologna, la più antica del mondo.
Amicus Plato, sed magis amica veritas
[l’origine del detto è controversa; la forma
originaria e diffusa fino al rinascimento Amicus
Socrates, sed magis amica veritas, cara ai neoplatonici,
sarebbe derivata da un dialogo platonico (Fedone,
91c). Il nome di Platone venne sostituito a
quello di Socrate dall’umanista Nicolò Leoniceno e,
vista la somiglianza della frase con un passo dell’Etica
Nicomachea di Aristotele (1096a, 16-17),
venne a lui attribuita] Platone è mio amico,
ma mi è più amica la verità: significa che la
verità deve essere posta al di sopra di ogni
cosa, anche dell’amicizia.
Animus meminisse horret [Virgilio,
Eneide, II, 12, parole pronunciate da Enea all’inizio
del suo racconto della distruzione di Troia] l’animo
inorridisce al ricordo: si usa quando si
rievoca un’esperienza dolorosa.
Ars longa, vita brevis [traduzione latina
di un aforisma di Ippocrate o bı´os brachy´s e¯ dè téchne
¯ machre¯´, citato da Seneca in De brevitate vitae,
X, 1 … inde illa maxima medicorum exclamatio est
vita brevem esse longam artem] Lunga l’arte,
breve la vita: nel linguaggio comune presenta
due significati. Il valore e le finalità di
un’arte o di una scienza vanno considerati in
una prospettiva temporale più ampia di quella
della vita del singolo individuo; il raggiungimento
della perfetta conoscenza di un’arte
o di una scienza è un processo troppo lungo
e difficile perché l’uomo, nella sua breve vita,
possa conseguirlo.
Asinus asinum fricat [proverbio antico di
origine ignota] Un asino gratta l’altro: ha lo
stesso significato di Una mano lava l’altra,
ma presenta una sfumatura scherzosa.
Audaces fortuna iuvat vedi audentis
fortuna
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